La rinascita di Diego Moscarella

Diego Moscarella, classe 2010 da Brescia, è uno dei giovani più in vista nel movimento italiano del tennis in carrozzina (foto FITP)

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Brescia – Paura e sofferenza, speranza, delusione e quindi rinascita. Grazie al tennis e ad Active Sport. Sono i passaggi chiave della storia personale del giovane Diego Moscarella, classe 2010 da Brescia, uno degli ultimi arrivati nella grande famiglia dell’associazione bresciana attiva da 17 anni nel mondo della promozione dello sport (e non solo) per persone con disabilità. Obbligato alla sedia a rotelle a causa di alcune complicanze insorte dopo un trapianto di midollo osseo per combattere la leucemia, il 15enne originario di Torre del Greco (Napoli) è oggi uno dei giovani più in vista nel movimento italiano del tennis in carrozzina, come certificato dalla collezione di titoli vinti nel corso della stagione. Moscarella, infatti, ha dominato il circuito nazionale Tennis Trophy Fitp Kinder Joy of Moving, compreso il Master conquistato ad agosto sui mitici campi in terra battuta del Foro Italico di Roma, gli stessi che a maggio ospitano le star dei circuiti mondiali Atp e Wta. Ma oltre a regalargli titoli e soddisfazioni, lo sport – e la racchetta in particolare – gli hanno soprattutto restituito il sorriso, guidandone il percorso verso la rivalsa. “Diego – racconta mamma Chiarastella, sua accompagnatrice insieme a papà Andrea nei tornei in giro per lo Stivale e nei raduni federali con gli altri migliori interpreti della disciplina – ha iniziato a giocare a tennis per sua stessa volontà, esattamente un anno fa, per saziare la sua fame competitiva e ribellarsi a una condizione di vita che gli stava troppo stretta. Non smetteremo mai di ringraziare le dottoresse Linda Peli ed Eleonora Finazzi, chinesiologhe di Diego, che conoscendo la realtà di Active Sport ci hanno immediatamente indirizzato verso l’associazione”.

Il primo contatto è stato con Maurizio Antonini, uno dei tre soci fondatori, poi ne è entrato in gioco un secondo, Ivano Boriva, responsabile della scuola tennis di Active Sport nonché giocatore da 20 titoli internazionali nel wheelchair. È stato lui a mettere la sua enorme esperienza al servizio del ragazzo, insegnandogli le basi del gioco, dell’utilizzo della racchetta e dei movimenti con la carrozzina sportiva, proprio come negli ultimi 17 anni ha fatto con numerosi altri futuri atleti. “Non appena ci siamo affacciati alla realtà di Active – dice invece papà Andrea – ci si è aperto un mondo fatto di persone meravigliose, amichevoli e gentili, che hanno messo Diego a proprio agio. Un ringraziamento speciale a Ivano Boriva: ha subito instaurato un feeling speciale con mio figlio e pallina dopo pallina, tutte lanciate pazientemente a mano, gli ha trasmesso la passione per questo bellissimo sport”. “Diego – spiega Boriva – adora il tennis, è come se ce l’avesse dentro da sempre. Ha imparato in fretta e in appena un anno ha compiuto grandi progressi, pur allenandosi con noi solamente una volta a settimana, al sabato, visti gli impegni scolastici. Dà sempre il massimo ogni volta che entra in campo e per questo in futuro riuscirà a togliersi soddisfazioni anche fra i grandi. Ne sono certo”.

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